Il progetto DICO-SOS, finanziato dal Psr 2014-2020 dell’Emilia-Romagna, ha esplorato l’efficacia dell’agricoltura conservativa o rigenerativa nel migliorare la sostanza organica del suolo e ridurre l’impatto ambientale. Il progetto ha seguito il precedente Nitrati Ferrara, che aveva confrontato l’aratura tradizionale con tecniche di minima lavorazione e semina su sodo. DICO-SOS ha esteso questi studi dal 2023 al 2024, coinvolgendo ulteriori aziende e terreni diversificati nella provincia di Ferrara.
I risultati hanno mostrato che, dopo 7 anni, non ci sono state differenze significative nel contenuto di sostanza organica tra le diverse tecniche. Tuttavia, si è notato un leggero decremento di sostanza organica nello strato più profondo del suolo (20-40 cm) nei terreni gestiti con semina su sodo. Inoltre, la semina su sodo ha portato ad una minore produzione di biomassa e a un maggiore compattamento del suolo, sebbene l’uso di cover crop abbia aiutato a mitigare quest’ultimo problema.
Le conclusioni del progetto suggeriscono che la semplice riduzione delle lavorazioni del suolo non è sufficiente per accumulare sostanza organica a lungo termine. È necessario integrare questa pratica con rotazioni colturali adeguate e una copertura costante del suolo per ottenere i benefici desiderati dell’agricoltura conservativa.
L’agricoltura conservativa e rigenerativa si dimostra quindi promettente, ma richiede una gestione attenta e informata per massimizzare i benefici agronomici e ambientali.
Sono stati partner del progetto: Fondazione per l'agricoltura Fratelli Navarra (capofila); Centro Ricerche Produzioni Animali - CRPA scpa; Dipartimento di Scienze Chimiche, Farmaceutiche ed Agrarie dell’Università di Ferrara; Dipartimento di Scienze dell’Ambiente e della Prevenzione dell’Università di Ferrara; Dinamica scarl; Società agricola Tiziana di Preti Tiziana e Gherardi Nicola ss; Gherardi Ravalli Modoni Società Agricola
CRPA - Comunicato Stampa, agosto 2024