Le autorità belghe hanno annunciato il pomeriggio del 13 settembre la presenza nel loro paese del virus della peste suina africana (PSA).
Il virus è stato confermato in 2 carcasse di cinghiali trovati morti nel comune belga di Etalle, vicino al confine tra Francia e Lussemburgo.
Oggi ( 14 settembre) alla fine della mattinata le autorità belghe hanno segnalato l'individuazione di altri tre cinghiali morti nella stessa zona.
La Commissione europea ha immediatamente adottato misure di salvaguardia istituendo una zona infetta con un divieto totale di movimenti da e verso quella zona. L'Unione europea, su richiesta del ministero dell'Agricoltura, della pesca e dell'alimentazione, ha vietato il movimento di cinghiali in Europa a giugno, indipendentemente dal paese di origine.
Il ministero dell'Agricoltura, della pesca e dell'alimentazione di Spagna, in coordinamento con le comunità autonome, intensificherà tutte le azioni di sorveglianza nei movimenti intracomunitari di animali destinati alla Spagna, in coordinamento con la Commissione europea. Il ministero dell'Agricoltura, della pesca e dell'alimentazione invita il settore a svolgere a sua volta le massime precauzioni nei movimenti intracomunitari di animali vivi destinati alla Spagna.
La Peste Suina Africana
La peste suina africana è una malattia virale che colpisce sia i suini domestici che quelli selvatici.
È una malattia grave che può causare la morte dei suidi.
La malattia è trasmessa dal contatto tra animali malati e dall'ingestione dei resti di altri animali morti, carne o detriti alimentari contenenti il virus.
Non ci sono trattamenti efficaci per la malattia o i vaccini. La peste suina africana non è trasmissibile alle persone sulle quali non ha alcun effetto.
La malattia è stata rilevata nell'Europa settentrionale nel 2014 e da allora si è diffusa in 8 paesi (Lettonia, Lituania, Estonia, Polonia, Romania, Ungheria, Repubblica Ceca e Bulgaria) fino alla sua dichiarazione in Belgio.
Venerdì 14 settembre 2018/ Ministerio de Agricultura/ Spagna.
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