Secondo DBK, una filiale di Informa D & B (CESCE Group), in seguito ad aumenti del 2012-2013, il valore del mercato delle carni lavorate ha registrato una battuta d'arresto nel 2014, in un contesto di prezzi deboli e dei consumi bassi delle famiglie. Pertanto, le vendite sul mercato interno sono state pari a € 6.575.000.000, 1,9% in meno rispetto all'anno precedente.
Le esportazioni hanno continuato a mostrare un forte slancio, apprezzando un orientamento crescente delle società spagnole per i mercati esteri. Pertanto, le vendite all'estero hanno rappresentato un aumento del 9,6% nel 2014, raggiungendo € 857.000.000, che rappresenta il 12% del valore della produzione nazionale. Nel 2009 le vendite effettuate all'estero ammontavano a 526 milioni di euro, e pertanto sono cresciute da allora del 63%.
Tra i principali mercati esteri in evidenza la crescita delle esportazioni verso la Francia (+ 11,7%), Portogallo (+ 16,8%) e Regno Unito (+ 13,2%), i paesi che con la Germania concentrano una quota del 60% delle esportazioni totali.
Dalla fine del 2015 si prevede una crescita del valore di mercato spagnolo di circa il 2%, in un contesto caratterizzato dalla migliore performance dei consumi interni ed il recupero dei prezzi.
Il numero di imprese registrate nel Registro General Sanitario de Alimentos a febbraio 2015 come produttori o trasformatori di carne e derivati, pollame e selvaggina, è pari a 3.414: è stato registrato negli ultimi anni un costante declino. Tuttavia, la struttura dell'offerta nel settore continua ad essere caratterizzato da una marcata polverizzazione, da un gran numero di aziende, prevalentemente di piccole e medie dimensioni, con un campo di azione locale o regionale.
Martedì 10 marzo 2015/ DBK-Nota di stampa/ Spagna.