Ai sensi della Direttiva sui Nitrati (direttiva 91/676/CEE del Consiglio), gli Stati membri devono monitorare le proprie acque e identificare le persone colpite o che potrebbero essere interessate dall'inquinamento causato dai nitrati provenienti da fonti agricole. Sono inoltre tenuti a classificare le superfici il cui deflusso scorre in queste acque come vulnerabili ai nitrati ed a stabilire programmi di azione appropriati per prevenire e ridurre l'inquinamento da questa causa.
La Commissione ha inviato una lettera di costituzione in mora alla Spagna nel novembre 2018 e un parere motivato nel giugno 2020 in cui ha sottolineato che la Spagna non si è conformata alle disposizioni della Direttiva sui Nitrati.
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Nonostante alcuni progressi limitati, la Spagna deve ancora adottare misure aggiuntive per evitare l'eutrofizzazione in tutto il paese, poiché quelle stabilite fino ad oggi non sono riuscite a raggiungere gli obiettivi della direttiva. Inoltre, dovrebbe riesaminare e continuare a designare le zone vulnerabili ai nitrati in 7 regioni (Castilla y León, Estremadura, Galizia, Baleari, Canarias, Madrid e Comunidad Valenciana), includere tutti gli elementi obbligatori necessari nei programmi d'azione di 5 regioni ( Aragon, Castilla-La Mancha, Castilla y León, Extremadura e Madrid) e adottare misure aggiuntive nelle 4 regioni in cui le misure stabilite sono state insufficienti per raggiungere gli obiettivi della Direttiva sui Nitrati (Aragón, Castilla-La Mancha, Castilla y León e Murcia).
La Commissione ritiene che, fino ad oggi, gli sforzi compiuti dalle autorità spagnole siano stati insoddisfacenti e insufficienti, motivo per cui ha deciso di deferire la Spagna alla Corte di giustizia dell'Unione Europea...
Giovedì 2 dicembre 2021/ Commissione Europea/ Unione Europa.
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