Il vaccino è il risultato di un progetto di collaborazione tra l'Universitat Pompeu Fabra (UPF), il "Consejo Superior de Investigaciones Científicas" (CSIC), l' "Instituto Nacional de Tecnología Agraria y Alimentaria" (INIA) e "Genoma España" (attualmente "Fundación Española para la Ciencia y la Tecnología", FECYT). Il consorzio ha brevettato i risultati di questo progetto collaborativo e nell'ultimo anno la "Unidad de Innovación" -UPF Business Shutlle ha diretto il processo di trasferimento della tecnologia.
Il vaccino, disegnato e prodotto su scala sperimentale e pilota nel laboratorio di chimica e proteine della UPF, è un approccio innovativo che combina in una unica piattaforma molecolare varie coppie dei componenti strutturali ( chiamati epitopi) del virus che generano la risposta protettiva.
Constituito essenzialmente da peptidi, si produce per sintesi chimica, il che conferisce al vaccino vari vantaggi rispetto ai vaccini convenzionali. La vaccinazione è la miglior strategia preventiva nei confronti dell'afta e la maggior parte delle altre malattie; i vaccini convenzionali basati su virus attenuati o inattivati hanno molti inconvenienti, il che motiva l'interesse sui vaccini di subunità, e tra questi quelli basati su peptidi come quello attuale sull'afta.
Dopo mesi di trattative è stato firmato il 7 ottobre un accordo di esclusiva con la Virbac, una impresa multinazionale francese leader nel settore della salute animale, per la commercializzazione di questo vaccino veterinario per la prevenzione dell'afta, la malattia animale più economicamente devastante a livello mondiale.
In questo contesto, l'accordo di esclusiva con Virbac contempla la produzione, valutazione ed eventuale commercializzazione del vaccino nella Repubblica Popolare della Cina, dove il mercato di questi vaccini, solo per il settore suinicolo, supera i 200 milioni di dollari all'anno.
Martedì 22 ottobre 2013/ Universitat Pompeu Fabra/ Spagna. http://www.upf.edu