L’accordo politico raggiunto, sotto la presidenza spagnola del Consiglio dell’Unione Europea (UE), nel trilogo (Parlamento europeo, Commissione europea e Consiglio) sulla proposta del nuovo regolamento sulle Indicazioni Geografiche, fornirà un quadro giuridico unico e modernizzato alle Denominazioni di Qualità dei prodotti agroalimentari comunitari.
Figure di qualità differenziata consentono di valorizzare le produzioni, che hanno grande rilevanza economica e sociale nelle aree produttive rurali, in quanto motore di sviluppo e segnale identitario differenziale. I prodotti coperti da questi sigilli si caratterizzano per la loro qualità, legata al loro processo produttivo, alla loro Origine Geografica e alla Tradizione.
Attualmente sono 3.626 le Indicazioni di Qualità riconosciute nell'Unione Europea, tra le tre esistenti: Denominazione di Origine Protetta (DOP), Indicazione Geografica Protetta (IGP) e Specialità Tradizionali Garantite (STG). Si stima che la produzione totale superi gli 80 miliardi di euro, con un valore dell'export di 18 miliardi. I prodotti DOP e IGP sono coperti dagli accordi commerciali che l'UE firma con i paesi terzi, che non possono utilizzare queste denominazioni in nessun tipo di proprio prodotto.
La Spagna è il 3° Stato membro con il maggior numero di Indicazioni Geografiche riconosciute, 372, tra DOP e IGP, dietro a Italia e Francia. Per quanto riguarda gli STG, che identificano forme di produzione tradizionali e non aree geografiche, la Spagna ha 4 riconoscimenti, dietro Polonia (11) e Bulgaria (7). Il valore all'origine delle produzioni spagnole con denominazione di qualità è salito a 6.924 milioni di euro nel 2022, di cui oltre 4.300 milioni di euro corrispondono ai vini.
Il nuovo regolamento:
- amplia l’ambito di applicazione della precedente e riunisce in un’unica norma la regolamentazione delle diverse figure di qualità esistenti
- unifica le procedure amministrative e la tutela giuridica delle tre forme di qualità delle indicazioni geografiche: prodotti agroalimentari, vini e liquori
- Per la prima volta la tutela viene estesa non solo al mercato online, ma anche ai nomi a dominio Internet, cosa fondamentale per garantire la notorietà delle indicazioni geografiche
- Per la prima volta il regolamento introduce la possibilità di fare riferimento nei disciplinari delle indicazioni geografiche alla sostenibilità dei prodotti disciplinati. Pertanto, i gruppi di produttori possono concordare di introdurre requisiti basati sull’applicazione di pratiche più sostenibili di natura ambientale, sociale, economica o di benessere degli animali.
- offre garanzie per l'utilizzo di ingredienti coperti da denominazione di qualità nella produzione di prodotti trasformati o confezionati. L'obiettivo è evitare possibili abusi nell'uso delle denominazioni di un'indicazione geografica qualora gli ingredienti vengano utilizzati in quantità non sufficienti a conferire le loro caratteristiche al prodotto finale.
- Per la prima volta un alimento trasformato può includere la menzione di un'indicazione geografica sull'etichetta della confezione e nel materiale pubblicitario.
- Nelle Specialità Tradizionali Garantite (STG) viene incorporata la figura delle Associazioni di Produttori e vengono assimilate le procedure amministrative e il sistema di controllo ufficiale...
Martedì 24 ottobre 2023/ MAPA/ Spagna.
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