Martedì sera i negoziatori del Parlamento e del Consiglio hanno raggiunto un accordo politico provvisorio sulla revisione della direttiva sulle emissioni industriali (IED).
Per quanto riguarda gli allevamenti, i colegislatori hanno deciso di estendere le misure anti-IDE agli allevamenti di suini con più di 350 unità di bestiame (LSU).
Sono escluse le aziende che allevano suini in modo estensivo o biologico e all'aperto per un periodo di tempo significativo ogni anno. Per il pollame, si applicherebbe agli allevamenti di galline ovaiole con più di 300 UBA e agli allevamenti di polli da carne con più di 280 UBA. Per gli allevamenti che allevano sia suini che pollame il limite sarà di 380 LSU.
La Commissione inizialmente aveva proposto una soglia di 150 ULS per tutto il bestiame, compresi i bovini. I colegislatori hanno convenuto di incaricare la Commissione di riesaminare, entro il 31 dicembre 2026, la necessità di un'azione dell'UE per affrontare le emissioni derivanti dall'allevamento di bestiame, compreso il bovino, nonché una clausola di reciprocità per garantire che i produttori extra-UE soddisfino requisiti simili alle norme dell'UE durante l'esportazione nell'UE.
Partecipazione pubblica, pene e sanzioni
I negoziatori hanno inoltre concordato di aumentare la trasparenza e la partecipazione del pubblico in relazione alla concessione di licenze, al funzionamento e al monitoraggio degli impianti regolamentati. Il registro europeo delle emissioni e dei trasferimenti di sostanze inquinanti sarà trasformato in un portale europeo delle emissioni industriali dove i cittadini potranno accedere ai dati su tutti i permessi UE e sulle attività inquinanti locali. Inoltre, entro il 2035 dovrebbero essere istituiti sistemi di autorizzazione elettronica.
Le aziende non conformi possono essere soggette a sanzioni pari ad almeno il 3% del fatturato annuo dell'operatore nell'UE per le violazioni più gravi e gli Stati membri concederanno ai cittadini colpiti dalla non conformità il diritto di chiedere un risarcimento per i danni alla salute.
Prossimi passi
L'accordo dovrà ancora essere adottato dal Parlamento e dal Consiglio, dopodiché la nuova legge sarà pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell'UE ed entrerà in vigore 20 giorni dopo. Gli Stati membri avranno quindi 22 mesi per conformarsi alla direttiva...
Mercoledì 29 novembre 2023/ PE/ Unione Europea.
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