Pubblicata l’edizione 2018 del “FEFAC statistical yearbook Feed & Food”. La zootecnia in Europa vale 172 miliardi di euro, quasi il 40% della produzione agricola della UE-28.
Mangimi, nuclei, ecc.. e materie prime rappresentano il principale input nella produzione zootecnica. All’interno dell’UE-28, sono consumati ogni anno circa 833 milioni di tonnellate di alimenti zootecnici. Di questa quantità, 559 milioni di tonnellate (principalmente foraggi) sono coltivati e utilizzati direttamente nell’azienda di origine. I restanti 274 milioni di tonnellate comprendono i cereali coltivati e utilizzati nell’azienda agricola di origine (70 milioni di tonnellate) e i mangimi acquistati dagli allevatori per integrare l’alimentazione del bestiame.
Nel 2018, l’industria mangimistica dell’UE ha prodotto 164,8 milioni di tonnellate di mangimi, pari all’80,1% di tutti i mangimi acquistati.
L’Italia contribuisce alla produzione complessiva di mangimi dell’Unione europea con una quota del 14% e si piazza al sesto posto nella classifica dei maggiori produttori UE. Al primo posto troviamo la Spagna (24,3%), seguita da Germania (23,8%), Francia (20,8%), Regno Unito (16,8%) e Paesi Bassi (14,9%).
Nel 2018, il 31,2% erano produzioni per il settore suinicolo ed occupa il secondo posto come specie di destinazione (il primo sono gli avicoli) ed è in crescita : +3,5%.
Il consumo medio pro capite di carne (inclusa carne di cavallo, conigli e frattaglie) nel 2018 è stato di 93 kg, rispetto ai soli 50 kg dell’EC-6 alla fine degli anni ’50.
Martedì, 7 gennaio 2020. Europa. https://www.fefac.eu/