Il 26 aprile a Bruxelles, ancora una volta la Commissione si è riunita invitando gli Stati Membri a garantire l'applicazione della legislazione a partire dal 1° gennaio 2013.
Sino ad oggi tre Stati membri (Regno Unito, Svezia e Lussemburgo) hanno dichiarato di rispettare già l'imminente divieto, mentre i dati trasmessi dagli Stati membri alla Commissione indicano che saranno 16 gli Stati Membri che, alla sua entrata in vigore, dovrebbero essere in regola.

John Dalli, Commissario responsabile per la Salute e la politica dei consumatori ha dichiarato: "I consumatori europei sono molto esigenti quando si tratta di qualità dei prodotti alimentari, mentre gli agricoltori chiedono a gran voce condizioni eque di concorrenza. Riuscire a conciliare questi due aspetti sullo sfondo delle sfide economiche cui si trova a dover far fronte la nostra industria agricola è un compito arduo. Gli Stati Membri hanno avuto dodici anni per attuare le disposizioni della direttiva e la Commissione farà uso di tutti i poteri giuridici a sua disposizione per intervenire contro gli Stati Membri che non rispetteranno le norme in materia di stabulazione delle scrofe."
Perché è necessario cambiare: il divieto dei sistemi di stabulazione individuale per le scrofe risponde alle richieste di migliorare la qualità dei prodotti alimentari e la salute degli animali nella UE, espresse in modo particolare dai consumatori europei. Costituisce un notevole passo avanti per il benessere degli animali ed è frutto di una decisione presa di comune accordo dagli Stati Membri, dalla Commissione e dal Parlamento.
La Commissione inoltre ricorda che il divieto garantisce la qualità degli alimenti prodotti nella UE a vantaggio della salute dei consumatori, e migliori standard di benessere degli animali. Il divieto dei sistemi di stabulazione individuale per le scrofe è stato introdotto accordando al settore suinicolo un ampio margine di tempo per adattare le proprie pratiche e diluire i costi dell'investimento nel tempo.
Lo scorso anno, quando è risultato chiaro che molti Stati Membri non erano ancora in regola, la Commissione ha più volte segnalato l'imminente scadenza.
Giovedì, 26 aprile 2012. Europa Press Release. http://europa.eu