Nella prima metà del 2023, la produzione di carne suina nell’UE è diminuita dell’8,6%. Le maggiori riduzioni sono state registrate in Germania (-210.000, -9,4%), Danimarca (-180.000, -21,5%) e Spagna (-150.000, o -5,8%). Questa scarsa offerta da parte dell’UE porta a prezzi record sul mercato interno. Tuttavia, a partire da luglio, i prezzi alla produzione dell’UE hanno iniziato a mostrare segni di calo. Poiché i prezzi dei mangimi stanno diminuendo e i margini rimangono positivi, si prevede che il peso delle carcasse aumenterà nella seconda metà dell’anno. Complessivamente nel 2023 si prevede un calo della produzione del -6,6%.
Allo stesso tempo, la domanda dell’UE rimane stabile, ma data la riduzione dell’offerta, il consumo pro capite nell’UE dovrebbe diminuire (-5%, a 30,4 kg). Oltre alla riduzione dell’offerta, giocano un ruolo importante anche le considerazioni dei consumatori sull’aumento dei prezzi, che portano ad una riduzione del consumo di carne suina o ad uno spostamento verso altri tipi di carne. In particolare, il consumo di carne suina viene solitamente ridotto a favore di carne di pollame. Se l’offerta si riprende leggermente e questa maggiore disponibilità allenta ulteriormente i prezzi alla produzione, nel 2024 potrebbe verificarsi un leggero aumento del consumo pro capite.
I prezzi meno competitivi della carne suina nell’UE rendono le esportazioni verso il mercato mondiale una vera sfida. Nella prima metà del 2023, le esportazioni dell’UE hanno registrato un calo del 20%. La produzione di carne suina in Cina è in ripresa e quindi sono necessarie meno importazioni. Allo stesso tempo, l’UE perde quote di mercato sia nei mercati ad alto valore (Stati Uniti, Giappone, Australia) che in quelli a basso valore (ad esempio Filippine) a causa della maggiore concorrenza sui prezzi. Solo il mercato del Regno Unito mostra un'evoluzione leggermente positiva (+2,4% nel periodo gennaio-giugno). Nel complesso, le esportazioni dell’UE nel 2023 potrebbero diminuire del 16%. Se i prezzi continuassero a scendere, alcune quote di mercato potrebbero essere riconquistate, con un conseguente aumento del 5% nel 2024. Le importazioni dell’UE dal Regno Unito sono diminuite di quasi il 19% nella prima metà del 2023, dopo un aumento di quasi il 28% nel 2022. il motivo è l’attuale calo della produzione britannica. Dato che ciò rappresenta più di ¾ delle importazioni dell’UE e non è prevista alcuna sostituzione con altre origini nel breve termine, le importazioni dell’UE potrebbero diminuire del 20% nel 2023...
Lunedì 9 ottobre 2023/ Commissione Europea/ Unione Europea.
https://agriculture.ec.europa.eu