La relazione annuale dell'Agenzia europea per i medicinali (EMA) sulla sorveglianza europea del consumo di antimicrobici veterinari (ESVAC) mostra che, dal 2011, i paesi europei hanno sostanzialmente ridotto le vendite di antibiotici per uso veterinario.
Sulla base dei dati provenienti da 25 paesi che hanno fornito continuamente informazioni per l'intero periodo 2011-2021, le vendite complessive di antibiotici per uso veterinario sono diminuite del 47% in questo intervallo, raggiungendo il valore più basso mai registrato.
Anche le vendite di classi di antibiotici considerate di fondamentale importanza nella medicina umana sono diminuite notevolmente tra il 2011 e il 2021, rappresentando solo il 5,5% delle vendite totali nel 2021.
Le vendite di cefalosporine di terza e quarta generazione sono diminuite del 38%, polimixine dell'80% e fluorochinoloni del 14%. e le vendite di altri chinoloni sono diminuite dell'83%. Questi antibiotici devono essere usati con prudenza e responsabilità per preservarne l'efficacia e mitigare i potenziali rischi per la salute pubblica, come indicato dalla categorizzazione del gruppo di esperti di consulenza antimicrobica ad hoc (AMEG).
Questo rapporto dell'ESVAC include, per la prima volta, informazioni sui progressi compiuti verso l'obiettivo della strategia "Farm to Fork" della Commissione europea per ridurre la vendita di antimicrobici per gli animali da allevamento e l'acquacoltura nell'UE. in soli tre anni, tra il 2018 e il 2021, i 27 Stati membri dell'UE hanno già ottenuto una riduzione del 18%, circa un terzo dell'obiettivo di riduzione del 50% fissato per il 2030...
Giovedì 17 novembre 2022/ EMA/ Unione Europea.
https://www.ema.europa.eu