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UE: il Consiglio discute sull'etichettatura obbligatoria per l'origine delle carni (anche se usate solo in parte come ingredienti)

La Commissione ha presentato ai ministri una informativa sulla possibilità di ampliare l'etichettatura con l'origine obbligatoria per tutte le carni utilizzate come ingrediente.

27 Marzo 2014
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Durante l'ultima riunione del Consiglio Europeo dei Ministri dell'Agricoltura, la Commissione ha presentato ai ministri una informativa sulla possibilità di ampliare l'etichettatura dell'origine in maniera obbligatoria per tutte le carni utilizzate come ingrediente. L'informativa è stata pubblicata nel dicembre dell'anno scorso (18148/13).

Tuttavia ci sono punti di vista divergenti tra gli Stati Membri in relazione agli scenari valutati dall'informativa. Mentre molte delegazioni si sono mostrate favorevoli all'introduzione obbligatoria dell'etichettatura dell'origine, altri hanno indicato la necessità di una indicazione specifica dello Stato Membro della UE o paese terzo, mentre altri preferiscono una indicazione di origine "della UE / non UE". Tuttavia, altri si sono posizionati a favore del mantenimento di una etichettatura dell'origine su base volontaria (ovvero, mantenere lo status quo).

L'informativa pondera la necessità del consumatore di essere informato e la fattibilità dell'introduzione di una etichettatura sull'origine obbligatoria e fornisce una analisi sul costo -beneficio che include l'impatto sui mercati interni e sul commercio internazionale. Questa informativa è di particolare importanza alla luce dell'etichettatura fraudolenta nei prodotti a base di carni nella UE successo nell'anno passato.
Le principali conclusioni dell'informativa sono:

  • I consumatori sono interessati all'indicazione dell'origine delle carni, però non sono disposti a pagare il costo che questa etichettatura implica. L'informativa segnala che quanto più precisa è l'informazione, maggiori saranno i costi.
  • Se si obbliga ad indicare l'origine delle carni, gli operatori delle imprese alimentari dovranno essere più selettive sui propri fornitori, ridurre il numero degli intermediari ed evitare l'uso di rifilature e di grassi. Tuttavia la credibilità del sistema richiederà una maggior supervisione delle autorità pubbliche per prevenire le frodi.

Sulla base dei dibattiti nel Consiglio e nel Parlamento Europeo, la Commissione dovrà considerare quale dovrà essere il passo seguente, nel caso sia necessario. Questo può includere la presentazione di una proposta legislativa per regolare l'origine delle carni utilizzate come ingredienti negli alimenti.

Martedì 25 marzo 2014/ Consilium/ Unione Europea. http://www.consilium.europa.eu

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