I Commissari Europei per il Commercio, Karel De Gucht della Salute e Consumo, e John Dalli hanno espresso disapprovazione alla decisione della Russia di proibire l'importazioni di animali vivi (suini, vacche, ovini e caprini) dalla UE.
Entrambi, hanno descritto il divieto sproporzionato e ingiustificato, ed hanno chiesto l'immediata sospensione. Secondo i Commissari il commercio di questi animali vivi dall'UE in nessun modo ha messo a rischio la salute dei cittadini della Federazione Russa, e considerano che le restrizioni non sono basate su dati scientifici.
Il divieto russo di importazione di animali vivi colpisce in particolare alcuni Stati Membri esportatori, per i quali il mercato russo è una importante fetta dell'esportazione ( in particolare i suini vivi). Le autorità russe motivano la proibizione, tra altre cause, dovuto al nuovo virus di Schmallenberg e alla febbre catarrale ovina. Queste malattie non sono rilevanti dato che i suini non sono sensibili a dette malattie.
Il totale dell'export dalla UE di animali vivi (suini, bovini, ovini e caprini) verso la Russia erano saliti a € 188 milioni nel 2011, dei quali € 75 milioni si trovano a rischio per il divieto entrato in vigore il 20 marzo.
Martedì, 20 marzo 2012/ Unione Europea. http://www.europa.eu