L'Eurocamera ha approvato un rapporto dove reclama una forte legislazione comune che possa in futuro assicurare il benessere degli animali nella UE. I deputati chiedono sanzioni contro gli infrattori, il divieto di sacrificare gli animali senza prescrizione medica ed il regolamento che identifichi e registri le "mascot". Inoltre il parlamento chiede alla Commissione che consideri un'etichettatura di provenienza degli animali macellati senza stordimento.
Il rapporto , approvato con ampia maggioranza, difende l'introduzione di ulteriori norme sul benessere che facciano eguagliare le differenze esistenti tra i diversi paesi membri, e che diventi un simbolo legislativo comune per gli agricoltori europei.
Il parlamento ha anche approvato una risoluzione, in risposta a varie petizioni dei cittadini della UE, che chiedono una normativa per regolamentare l'identificazione e registri delle "mascot", così come il sacrificio degli animali senza prescrizione medica.
Più controlli e sanzioni
I deputati allertano che le norme del benessere animale continuano a non essere rispettate, e chiedono pertanto più risorse per il controllo e formazione.
Da un altro lato, i paesi UE devono assicurare "sanzioni efficaci e congrue", e che le sanzioni siano accompagnate da misure correttive opportune. Per evitare il ritardo dell'applicazione della nuova legislazione, il Parlamento propone un nuovo sistema di intervento precoce che permetta alla Commissione di assicurarsi che gli Stati Membri rispettino le scandenze previste.
Etichettatura
In risposta alle domande dei cittadini UE, i deputati chiedono alla Commissione che studi, prima del 2013, la possibilità di creare un'etichetta specifica che indichi la provenienza degli animali macellati senza stordimento.
Commercio con paesi terzi
Il Parlamento segnala che gli standard europei del benessere animale devono essere applicati agli animali e prodotti importati con la finalità di garantire lo stesso livello di competizione degli allevatori della UE.
Mercoledì 4 luglio 2012/ Parlamento Europeo. http://www.europarl.europa.eu