Dal 1° luglio 2012 il logo sarà obbligatorio su tutti gli alimenti biologici preconfezionati prodotti negli Stati Membri secondo gli standard.
Il periodo transitorio di due anni arriva alla fine, ora il settore dell'alimentazione biologica deve conformarsi alle nuove norme UE in materia di etichettatura. Il logo resterà invece facoltativo per i prodotti biologici non confezionati e per quelli importati. Continueranno ad essere ammessi, insieme al marchio UE, altri loghi nazionali, regionali o privati.
Il logo biologico dell'UE, rappresentato dalla "foglia europea", è stato introdotto il 1° luglio 2010 ma era previsto che diventasse obbligatorio su tutti i prodotti solo al termine di un periodo transitorio di due anni, per consentire agli operatori di adattarsi alle nuove norme ed evitare lo spreco degli imballaggi esistenti. Nel campo visivo del logo devono figurare anche il numero di codice dell'organismo di controllo e il luogo di produzione delle materie prime agricole.
Negli ultimi anni il consumo di prodotti biologici nell'UE è in costante aumento e rappresenta attualmente il 2% circa del mercato dell'Unione. Anche la produzione è cresciuta notevolmente negli ultimi dieci anni: circa il 5% della superficie agricola della UE e oltre il 2% delle aziende agricole (più di 200.000 aziende) risultano attualmente certificate per la produzione biologica.
A febbraio l'UE ha firmato un accordo con gli USA sull'equivalenza dei prodotti biologici, che ridurrà le formalità burocratiche a carico degli operatori biologici europei ed americani.
I servizi della Commissione e gli Stati Membri stanno mettendo a punto una posizione comune sull'insieme degli elementi del sistema di controllo, in particolare sulla correlazione tra la legislazione specifica in materia di agricoltura biologica e la legislazione generale sui controlli ufficiali relativi ai Mangimi ed agli alimenti di cui al regolamento (CE) n. 882/200430, nonché una più attiva supervisione delle autorità competenti, sia negli Stati Membri sia nei paesi terzi riconosciuti, anche attraverso verifiche effettuate dall'Ufficio Alimentare e Veterinario.
Giovedì, 28 giugno 2012/ Comissione Europea/ Unione Europea. http://europa.eu/rapid/