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Report UE: Le resistenze agli antimicrobici rimangono elevate, circa 25.000 morti ogni anno nella UE

I risultati sottolineano che la resistenza antimicrobica costituisce una seria minaccia per la salute pubblica e degli animali. Le infezioni causate da batteri resistenti causano circa 25.000 morti ogni anno nell'UE.

1 Marzo 2017
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I batteri che si trovano negli esseri umani, animali e alimenti continuano a mostrare resistenze agli  antimicrobici ampiamente utilizzati, secondo l'ultimo rapporto sulla resistenza agli antimicrobici (AMR) da parte dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare (EFSA) ed il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC).

Il rapporto mostra che, in generale, la resistenza ai farmaci nelle Salmonelle è alta in tutta l'UE. Tuttavia, gli esperti sottolineano che la resistenza agli antimicrobici di importanza critica utilizzati per il trattamento di casi gravi di infezione da Salmonella nell'uomo rimane bassa. La Salmonellosi è la seconda malattia di origine alimentare più comunemente riportata nella UE.

La relazione indica inoltre che i livelli di resistenza antimicrobica in Europa variano a seconda della regione geografica, con i paesi dell'Europa settentrionale ed occidentale che in genere presentano livelli inferiori di resistenza rispetto a quelli dell'Europa meridionale e orientale. Marta Hugas, capo dell'Unità di rischi biologici e contaminanti dell'EFSA ha detto. "Queste variazioni geografiche sono più probabilmente dovute a differenze di uso di antibiotici in tutta l'UE, per esempio, i paesi in cui hanno preso provvedimenti per ridurre, sostituire e ripensare l'impiego di antimicrobici negli animali mostrano livelli più bassi di resistenza antimicrobica e tendenze decrescenti ".

Il rapporto include anche i seguenti risultati che possono avere un impatto sulla salute pubblica:

  • Si è rilevato per la prima volta resistenze agli antibiotici carbapenemici. I carbapenemici sono generalmente l'ultima opzione di trattamento per i pazienti infetti da batteri con multiresistenza agli altri antibiotici disponibili. Si osservano livelli molto bassi di resistenza ai batteri E. coli rinvenuti nei suini e nelle carni suine.
  • Si è rilevato E. coli produttore di beta-lattamasi ad ampio spettro (ESBL) nella carne bovina e suina e nei bovini e suini. I batteri che producono enzimi ESBL mostrano multiresistenza agli antibiotici β-lattamici, che includono i derivati della penicillina e cefalosporine. La prevalenza di E. coli produttore di ESBL varia da un paese all'altro (maggiori informazioni nello strumento di visualizzazione dei dati).
  • La resistenza alla colistina è stata riscontrata a livelli molto bassi in Salmonella ed E. coli nei suini e bovini. La colistina può essere usata comunemente in alcuni paesi per il controllo delle infezioni negli animali, specialmente nei suini. In alcune circostanze può essere usato come antibiotico di ultima risorsa nell'uomo.
  • Più del 10% dei batteri testati di Campylobacter coli negli esseri umani hanno mostrato resistenza a 2 antimicrobici di importanza critica (fluorochinolonici e macrolidi), che si utilizzano per trattare casi gravi di infezioni da Campylobacter nell'uomo. La campilobatteriosi è la malattia trasmessa dagli alimenti più comunemente notificata nella UE.

Mercoledì 22 febbraio 2017/ EFSA/ Unione Europea.
http://www.efsa.europa.eu

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