Il PE sostiene il miglioramento della protezione dei prodotti agricoli di qualità, a tal fine, i deputati ritengono che:
- Indicazioni geografiche (IG) - diritti di proprietà intellettuale che identificano prodotti con qualità, caratteristiche o notorietà dovute a fattori naturali e umani legati al loro luogo di origine- devono essere protetti meglio su Internet. I domini che utilizzano una IG senza averne i diritti devono essere chiusi automaticamente o essere assegnato a un gruppo di produttori che lo utilizza legalmente. A tal fine, l'Ufficio europeo per la proprietà intellettuale (EUIPO) istituirà un sistema di allerta che controlla la registrazione dei nomi di dominio;
- Il Parlamento vuole anche che le IG siano meglio protette nei prodotti trasformati. I prodotti trasformati contenenti un ingrediente riconosciuto non possono essere etichettati con l'IG a meno che i produttori dell'IG non lo consentano;
- la registrazione delle Indicazioni Geografiche deve essere più rapida –periodo massimo di cinque mesi - e continuare sotto la competenza della Commissione; Le autorità nazionali dovranno gestire la maggior parte delle richieste di modifica delle registrazioni di IG esistenti senza che la Commissione debba verificarle nuovamente. Secondo i deputati, la Commissione dispone di competenze agricole uniche e dovrebbe pertanto continuare ad amministrare il sistema delle IG, piuttosto che l'EUIPO;
- Infine, il Parlamento propone che i produttori riconosciuti abbiano più diritti e sostegno finanziario. Dovrebbero essere incaricati di stabilire le condizioni minime per l'uso delle indicazioni geografiche e di supervisionarne l'uso. I produttori riconosciuti dovrebbero inoltre poter ricevere contributi finanziari obbligatori da tutti i produttori del bene protetto.
Il rapporto, che servirà da base per i negoziati con il Consiglio dell'Ue sulla forma definitiva del testo legislativo, è stato approvato dalla plenaria con 603 voti favorevoli, 18 contrari e 8 astenuti.
Contesto
L'UE protegge le indicazioni geografiche dagli anni '70 e attualmente ne esistono circa 3.500, il cui fatturato annuo ammonta a 74,8 miliardi di euro. Il valore di vendita di un prodotto con Denominazione Protetta è spesso doppio rispetto a prodotti simili privi di certificazione.
Approvando questa risoluzione, il Parlamento risponde alle attese dei cittadini di ridurre la standardizzazione dei prodotti e riconoscere le peculiarità culturali e produttive locali e regionali, come espresso nella proposta 12(3) delle conclusioni della Conferenza sul futuro dell'Europa.
Giovedì 1° giugno 2023/ PE/ Unione Europea,.
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