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E' stato appena pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale dell'Unione Europea il Regolamento (UE) 2017/871 della Commissione, del 22 maggio 2017, cue modifica l'annesso II del Regolamento (CE) 1333/2008 del Parlamento Europeo e del Consiglio per quanto riguarda l'uso di acido fosforico, fosfati, di-, tri- e polifosfati (E 338-452) in alcune preparazioni di carni.
L'11 maggio 2015, la repubblica Ceca ha presentato una richiesta di autorizzazione dell'uso di fosfati come stabilizzanti in determinati preparati delle loro carni (Bílá klobása, Vinná klobása, Sváteční klobása e Syrová klobása), sostenendo che il loro uso è necessario per mantenere lo stato fisico-chimico e aumentare la capacità di legame di queste preparazioni di carni, in particolare quando commercializzati nel confezionamento in atmosfera protettiva e con periodo di conservazione prolungata.
Secondo la Richiedente, la necessità tecnologica di additivi in tali preparazioni di carni ceche è simile a quella di breakfast sausages e le Bräte, per le quali si autorizza l'uso di fosfati nella parte E dell'annesso II del Regolamento (CE) 1333/2008, nella categoria di alimenti 08.2 Preparati di carne, tali come vengono definiti nel Regolamento (CE) 853/2004. Inoltre, ai sensi del regolamento (CE) 1333/2008, dovrebbe tener conto di altri fattori come ad esempio quelle tradizioni legateall'uso di additivi in questi prodotti soddisfa le condizioni generali e particolari stabiliti.
L'uso di fosfati come additivo alimentare è autorizzato in una varietà di alimenti. La sua sicurezza è stata valutata dal comitato scientifico dell'alimentazione umana, che ha fissato una dose giornaliera tollerabile massimo di 70 mg / kg di peso corporeo, espressa come fosforo. Poiché questa richiesta chiede l'estensione dell'uso di fosfati a un limitata e piccolo numero di prodotti tradizionali, non prevede che si sia un impatto significativo sul totale dell'esposizione ai fosfati. Pertanto, la Commissione ha stabilito che l'espandere dell'uso di tali additivi è un aggiornamento della lista dell'Unione che non è suscettibile di avere un impatto sulla salute umana e non è necessario chiedere il parere dell'Autorità europea per la sicurezza alimentare ( EFSA).
Martedì 23 maggio 2017/ DOUE/ Unione Europea.
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