Il rapporto mostra che la direttiva sui nitrati ha avuto successo nel ridurre la contaminazione delle acque superficiali e sotterranee negli ultimi due decenni. Tuttavia, la relazione evidenzia alcune disparità tra gli Stati membri, il che richiede nuovi sforzi per garantire che le acque dell'Unione europea siano in buone condizioni.
Grazie alla direttiva sui nitrati dell'UE, le concentrazioni di nitrati sono diminuite sia nelle acque superficiali sia in quelle sotterranee. Anche l'eutrofizzazione - l'eccessiva crescita delle alghe che influisce negativamente sulla vita nei fiumi e nei mari - è diminuita, mentre sono diventate diffuse pratiche agricole sostenibili in relazione alla gestione dei nutrienti. Nonostante questa tendenza generale positiva, l'inquinamento da nitrati e l'eutrofizzazione continuano a causare problemi in molti Stati membri.
Le pressioni agricole sulla qualità dell'acqua continuano ad aumentare in alcune aree, dal momento che alcune pratiche agricole sono fortemente dipendenti dai fertilizzanti, causando un deterioramento della qualità delle acque locali.
Diversi Stati membri e regioni hanno ancora un'alta percentuale di acqua contaminata da nitrati ed eutrofia. Secondo i dati presentati, la più alta percentuale di stazioni di acque sotterranee contaminate si trova a Malta, in Germania e in Spagna. Per quanto riguarda l'acqua dolce, la percentuale più elevata si trova a Malta, in Belgio e nel Regno Unito.
In generale, la qualità dei programmi di azione nazionali è migliorata, con misure più severe e metodologie perfezionate per ottenere una fertilizzazione equilibrata e una gestione sostenibile del letame. Alcuni Stati membri stanno sviluppando tecnologie innovative di trattamento del letame. Tuttavia, le sfide persistono, come il modo in cui tenere conto di tutti gli input di nutrienti da diverse fonti e come prevenire le perdite di nutrienti nell'acqua e nell'aria attraverso una gestione efficace del letame.
Nitrates_Directive_Implementation_Report
Venerdì 4 maggio 2018/ CE/ Unione Europea.
http://europa.eu/rapid