Domenica 1° maggio è entrata in vigore una nuova normativa doganale che faciliterà la vita delle imprese che commercializzano in Europa e proteggerà meglio i consumatori contro le merci illegali e falsificate.
Il nuovo codice doganale dell'Unione (Union Customs Code UCC) costituisce una importante revisione della legislazione doganale vigente della UE, che data 1992. Si tratta di una pietra miliare per l'Unione Doganale Europea, il quadro che permette alle merci per un valore di oltre 3 trilioni di euro di circolare dentro e fuori della UE ogni anno.
Le nuove norme hanno come obiettivo:
- permettere ai commercianti di sdoganare con procedimenti più semplici e più rapidi, facendo sì che le merci arivino ai consumatori in maniera più veloce ed economica;
- proteggere meglio i consumatori contro le merci illegali o che non rispettano le norme ambientali, di sanità e di sicurezza europee;
- migliorare la cooperazione tra amministrazioni doganali con l'aiuto di nuovi sistemi informatici.
L'unione doganale è unica al mondo. Si tratta di uno dei fondamenti dell'Unione europea ed è essenziale per il corretto funzionamento del mercato unico. Una volta sdoganato in uno Stato membro, le merci possono circolare liberamente all'interno dell'Unione, sulla base del fatto che tutti gli Stati membri applicano le stesse norme in materia di entrate e di protezione alle frontiere esterne.
Le 28 amministrazioni doganali dell'UE devono agire come se si trattasse di una sola entità e, allo stesso tempo, facilitare il commercio e tutelare la salute e la sicurezza di tutti i cittadini dell'UE. Questi non sono compiti facili. L'UE è uno dei più grandi blocchi commerciali del mondo. Nel 2015, l'UE ha rappresentato quasi il 15% del commercio mondiale di beni, del valore di 3,5 trilioni di euro. Gestire questo volume del commercio internazionale richiede il trattamento di milioni di dichiarazioni doganali all'anno in modo rapido ed efficiente.
Venerdì 29 aprile 2016/ CE/ Unione Europea.
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