Secondo i dati preliminari messi a disposizione dai membri della FEFAC, la produzione di mangimi finiti nella UE-27 nel 2011 può arrivare a 150 milioni di ton., ossia, l'1% in meno rispetto al 2010 (151,4 milioni di ton.t). La produzione di mangimi per bovini e suini è diminuita del 3% e 1% rispettivamente, mentre per l'avicolo è aumentato del 1%, confermando così la posizione di leaderanza nel segmento dei mangimi finiti, leggermente superiore ai suini.
I fattori più importanti che hanno influenzato la domanda di mangimi nella UE l'anno passato è stata la fragile situazione economica del settore suinicolo e gli elevati prezzi dei costi dei mangimi.
La maggioranza dei paesi membri della UE, hanno visto cadere la produzione, a volte drammatica, come per esempio l'Irlanda (-9%) o I Paesi Bassi con -5%, mentre alcuni pochi paesi come Italia o Germania che hanno osato rompere la tendenza generale del mercato con una crescita positiva intorno al 3%, appoggiato da un recupero sorprendentemente veloce del settore suinicolo, dovuto soprattutto alle esportazioni.
Perspettive per il 2012
La FEFAC prevede una stabilizzazione della produzione di mangimi per i bovini ed una diminuzione di quelli per i suini (-0,5%) così come un leggero aumento della domanda di mangimi per avicoli da corte (1%).
La comparsa del virus di Schmallenberg che colpisce i ruminanti e i nuovi requisiti per scrofe in gruppo hanno creano incertezze nei mercati. In ogni caso si spera che la produzione di mangimi finiti rimanga senza variazioni importanti rispetto al 2010.
Mercolediì, 14 marzo 2012/ FEFAC/ Unione Europea. http://www.fefac.eu