I dati del Comitato di Gestione dell'Organizzazione Comune dei Mercati agricoli, desunti dalla riunione del 22 maggio scorso, mostrano un significativo calo delle esportazioni di carni suine dalla UE pari a 654.067 tonnellate nel primo trimestre di quest'anno, un 9,1 % in meno rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Cina, Hong Kong e Giappone sono le principali destinazioni delle carni suine europee che rappresentano rispettivamente il 26% , 14,4 % e il 10,5 % dell'export totale . Si sottolinea il significativo calo delle esportazioni verso la Russia dopo l'embargo, che sono diminuite del 71% rispetto all'anno precedente ed il significativo incremento delle esportazioni verso la Corea del Sud ( +91 %) e le Filippine ( +69 % ).
Le importazioni continuano la loro tendenza al ribasso, con un decremento del 5,7 % rispetto allo stesso periodo dello scorso anno, attestandosi a 8.602 tonnellate. La Svizzera rimane il principale fornitore con il 51 % del mercato totale, ma ha subito un calo del 6 %, seguita dalla Serbia con il 12 % delle importazioni totali ed un aumento del 73% . Il Cile è il terzo fornitore di carni suine (9 % ), seguito dalla Norvegia ( 8%) e Stati Uniti (4%) . Si noti che le importazioni di carni suine dagli Stati Uniti ha subito un calo del 26 % rispetto al primo trimestre del 2013 .
Giovedì 22 maggio 2014/ PVE7 Olanda. http://www.pve.nl