L'Agenzia Europea dei Medicinali ha presentato i dati di vendita di antibiotici per animali produttori di alimenti in 19 Stati Membri per il 2010.
Per standardizzare i calcoli sono stati utilizzati PCUs (unità di correzione della popolazione), ovvero il peso stimato al momento del trattamento e della macellazione per le differenti specie.
In generale per i 19 paesi, circa il 90% delle vendite di antimicrobici, in tonnellate di principi attivi, furono utilizzati quasi esclusivamente per il trattamento di tutto l'allevamento come premiscele (49%), polveri orali (34%) e soluzioni orali (8%) mentre il 9% furono venduti come preparazioni iniettabili.
Delle vendite totali nei 19 paesi, la maggior proporzione, espressa in mg/PCU, fu per le tetracicline (39%), penicilline (23%) e sulfamidici (11%). In generale, nei 19 paesi, le vendite di antimicrobici di importanza critica (CIA) in medicina umana - ovvero, cefalosporine di 3 ª e 4 ª generazione, fluorochinoloni e macrolidi - rappresentano lo 0,2%, il 2,2% e 5,7%, rispettivamente, delle vendite totali (mg/PCU) dei medicinali veterinari antimicrobici.
Lunedì 15 ottobre 2012/ EMA/ Unione Europea. http://www.ema.europa.eu/