I prodotti di carni suine potranno entrare negli USA se vengono utilizzati trattamenti riconosciuti dagli USA come efficaci per l’inattivazione del virus della PSA anche se originari da territori sottoposti a restrizioni per PSA. E' quanto il Ministero della Salute ha concordato con il governo americano, non esclude però nuove disposizioni in caso di necessità. Il Ministero ricorda però che non è ammessa l’esportazione verso gli USA di carni suine e prodotti a base di carne suina che originano dai territori identificati come zone soggette a restrizione a seguito della presenza di PSA in suini domestici e selvatici.
Le restrizioni si applicano a:
-tutti i territori identificati come zone di restrizione tipo I (ZR1), tipo II (ZR2) e tipo III (ZR3) ai sensi del Reg UE 2023/594
-tutti i territori identificati come zone di protezione (ZP) e zone di sorveglianza (ZS) ai sensi del Reg UE 2020/687
Le uniche deroghe a tali disposizioni riguardano:
- A) I prodotti a base di carne sottoposti ad uno dei trattamenti termici previsti, in particolare:
- sterilizzazione commerciale all’interno di un contenitore chiuso ermeticamente;
- trattamento di 69°C a cuore a condizione che le carni utilizzate come materie prime siano state precedentemente disossate, il processo produttivo si completi all’interno di un singolo stabilimento (compresa tranciatura/affettatura), la ditta applichi misure adeguate a prevenire la commistione diretta e indiretta tra i prodotti idonei e quelli non idonei all’ export verso gli USA.
- B) I prosciutti crudi stagionati oltre 400 giorni, trattati secondo i requisiti previsti per la categoria “Italian Type Ham”.
Produzioni DOP e livello di garanzie- Nei colloqui con le autorità USA si è considerato che l’inclusione di un numero sempre maggiore di allevamenti suini all’interno delle zone di restrizione determina una minore disponibilità di materia prima necessaria in particolare per le produzioni DOP; d'altro canto, le misure di contenimento della malattia disposte secondo la nuova strategia di contrasto alla PSA ed in particolare la rimodulazione delle misure inerenti l’invio degli animali al macello (Circolare 27652 del 16/9/2024) offrono ragionevolmente un livello di garanzie maggiore rispetto al rischio di diffusione della malattia sul territorio nazionale nelle fasi precedenti la trasformazione del prodotto finito destinato all’export USA...
Giovedì, 10 ottobre 2024/Italia/ https://www.anmvioggi.it/