Scienziati del Dipartimento dell'Agricoltura degli USA stanno lavorando sull'uso degli interferoni per combattere l'afta. Gli scienziati dell'Unità di Ricerche delle Malattie Animali Esotiche del Sevizio di Ricerche Agricole (ARS), ubicata presso il Centro delle Malattie Animali di Plum Island (New York) hanno dimostrato che gli interferoni si possono utilizzare per proteggere in maniera immediata gli animali nei confronti del virus dell'afta.
Gli interferoni consistono in 3 famiglie: tipo I (alfa-beta), tipo II (gamma) e tipo III (lambda). Il chimico dell'ARS Marvin Grubman ha scoperto che il tipo I è molto efficace nel controllo dell'infezione da un virus dell'afta. I suini inoculati con un vettore virale che conteneva il gene che codificava per il tipo I dell'interferone suino e che successivamente furono infettati con il virus dell'afta si constatò essere protetti per 5 giorni.
Per coprire la finestra dei 7gg che necessitano gli attuali vaccini per iniziare a proteggere nei confronti dell'afta, Grubman combinó i tipi I e II con un vaccino. Questa tecnologia ha dato protezione completa fin dal 1° giorno prima ancora che inizi la risposta immunitaria del vaccino 7gg più tardi.
Questo metodo funziona bene nei suini, però non altrettanto bene nei bovini. Tuttavia, la microbiologa dell' ARS Teresa de los Santos ed il biologo James Zhu y Grubman hanno identificato un interferone tipo III che protegge rapidamente gli allevamenti contro l'afta solo dopo 1 giorno dopo la vaccinazione.
Martedì 3 dicembre 2013/ ARS-USDA/ Stati Uniti. http://www.ars.usda.gov