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Francia: la valutazione di ANSES sui rischi di comparsa di resistenza antimicrobica

ANSES pubblica la sua valutazione dei rischi di comparsa di resistenza antimicrobica relativi ai modelli di consumo di antibiotici nel settore della salute animale.

8 Luglio 2014
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Nel 2011 il ministero dell'agricoltura francese ha lanciato un piano nazionale, Ecoantibio 2017, per ridurre l'uso di antibiotici in medicina veterinaria nel periodo 2012-2017 e che mira a coordinare e potenziare gli sforzi di tutti coloro che sono coinvolti nella lotta contro la resistenza antimicrobica.

Con questo in mente, ANSES ha lanciato una richiesta interna di effettuare una valutazione dei rischi emergenti di resistenza antimicrobica a causa di modelli di uso di antibiotici nel settore veterinario, nei diversi settori produttivi degli animali (ruminanti, suini, pollame, conigli e pesci), così come nei cavalli e animali domestici.

Esperti dell'Agenzia sottolineano che durante il trattamento preventivo, il rischio di indurre resistenza nei batteri della flora commensale esiste in tutti gli animali trattati, mentre il beneficio terapeutico dipende dalla effettiva eliminazione dei batteri patogeni la cui presenza è solo sospetta. Il rapporto beneficio-rischio del trattamento preventivo appare quindi essere povero per quanto riguarda il rischio di resistenza antimicrobica, fatta eccezione per alcuni usi specifici.

Il trattamento Metaphylactic, che è adatto ad animali allevati insieme, è considerato dagli esperti per essere un tipo più accettabile di utilizzo, in quanto può avere un migliore rapporto beneficio-rischio di trattamento preventivo quando vengono specificate le modalità di applicazione.

Per quanto riguarda il controllo delle pratiche ad alto rischio in terapia antibiotica veterinaria, ANSES raccomanda:

Interrompere l'uso della terapia antibiotica preventiva,
Riservando l'uso di antibiotici di ultima generazione (cefalosporine 3a e 4a generazione e fluorochinoloni) a circostanze particolari che dovrebbero essere chiaramente definite in anticipo a seconda del settore e rigorosamente regolamentati,
Preferendo l'uso di antibiotici a spettro ristretto, e mirare con cura i batteri in questione.

Inoltre, ANSES evidenzia la necessità di valutare l'impatto delle misure utilizzate per combattere la resistenza antimicrobica attraverso l'utilizzo di indagini specifiche e metodi di controllo. Inoltre, si sottolinea che la lotta contro la resistenza antimicrobica inoltre consiste nell'usare metodi disponibili che effettivamente colpiscano il bersaglio con specifici trattamenti antibiotici e con lo sviluppo di alternative all'uso di antibiotici sotto sorveglianza.

Venerd' 20 giugno 2014/ ANSES/ Francia. http://www.anses.fr/

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